Grazia Deledda lo chiamava “Galte”, questo piccolo borgo dell’entroterra della Sardegna, in cui la scrittrice premio Nobel trascorse diverso tempo. Da un lato ci sono le acque cristalline del Golfo di Orosei, dall’altra invece c’è il Monte Tuttavista: un vero paradiso naturale. Galtellì è uno dei borghi meglio conservati di tutta la Sardegna, ma oltre a questo è anche una Comunità Ospitale, per il modo autentico in cui ha deciso di accogliere i propri ospiti, chiamati cittadini temporanei. Passeggiando per “Galte” si scoprono le vie acciottolate, gli scorci e i vicoli di cui tanto ha parlato Grazia Deledda nel suo romanzo “Canne al Vento”. Un luogo antico, dove la tradizione persiste ancora oggi, grazie alla sua comunità locale, impegnata nel valorizzarla con amore e passione. Così, chi visita Galtellì viene sommerso dai colori, dai profumi e dalle atmosfere che fanno sentire subito a casa: per questo gli ospiti sono cittadini temporanei.
Come arrivare a Galtellì
Il borgo di Galtellì si trova vicino a Nuoro e a Olbia, due dei principali centri dell’Isola. In auto si può raggiungere facilmente percorrendo la SS 131 sia da nord, che da sud e in seguito si devono seguire le indicazioni per Lula/Dorgali/Orosei/Galtellì.
Cosa fare a Galtellì
Il viaggio nella Comunità Ospitale di Galtellì inizia con l’incontro con la tutor dell’ospite Angela, che ti introdurrà alla vita del borgo e ti farà scoprire tutta l’autenticità di questo angolo di Sardegna. La tutor dell’ospite è l’amica del borgo e la consigliera del cittadino temporaneo che sarà guidato nelle sue esperienze locali, proprio da un’esperta che da sempre vive a Galtellì.
Il viaggio prosegue con un laboratorio di lettura e scrittura creativa: proprio qui, nei luoghi che hanno ispirato Grazia Deledda, ci si potrà esercitare immergendosi nel Parco Letterario e nella vita del borgo. Il laboratorio di scrittura prevede alcuni momenti in aula, una visita guidata e una degustazione, per un totale di 2 giorni di esperienza. Potrai cimentarti in esercizi di scrittura mirati, affinando la tua tecnica: l’obiettivo è liberare la creatività. Dopo un pranzo a base di prodotti tipici, segue la visita ai luoghi del romanzo Canne al Vento e si concluderà la prima parte con una degustazione di vini all’interno di un vecchio convento. Il giorno seguente potrai cimentarti nella scrittura di un testo a cui seguiranno alcuni brevi reading. Al termine dell’esperienza, avrai imparato a liberare le tue emozioni e ad immergerti nel contesto locale del borgo sardo.
Se preferisci invece dedicarti alla tradizione artigianale, potrai prendere parte a un laboratorio di tessitura tradizionale con il telaio. In questa esperienza imparerai a creare una varietà di disegni tessili, insieme alle lavorazioni classiche sarde come a ispicca e a sa rama, a licci, a pipiones. Al termine, potrai portare a casa con te l’oggetto creato.
Galtellì è anche il borgo del gusto: qui vengono prodotti ottimi vini dalle Cantine Mastio, in particolare il Cannonau e il Vermentino, ma anche prodotti da forno come il pane carasau, il pane guttiau e il pane ‘e gherda, una spianata con cotica di maiale e lardo.